È arrivato, il giorno tanto sperato - ma anche tanto temuto - per migliaia di studenti italiani: oggi iniziano gli esami di maturità con la prima prova di italiano, ovvero l’elaborato scritto.
Ieri sera i maturandi più secchioni saranno stati tutti chini sui libri di italiano, per ripassare qualche poeta studiato sperando in una parafrasi facile, o sui libri di storia pensando a quale argomento potesse essere oggetto del tema. I maturandi più tranquilli avranno passato la serata con gli amici, birretta o partita a calcio per smaltire la tensione. I maturandi più pessimisti non avranno chiuso occhio, temendo tracce incomprensibili anche ai più studiosi.
Ebbene, per tutti sicuramente la scorsa nottata è stata, senza dubbio, una delle notti più insonni della vita. È il primo vero esame importante quello che si affronta oggi, ci si sente improvvisamente grandi, come se il mondo ora dipendesse dalle nostre scelte. Mi iscrivo all’università? Cerco lavoro? Prendo un anno sabbatico per decidere cosa fare del mio futuro?
Sono grande ormai, i miei genitori potranno spronarmi e assecondare le mie scelte, ma ad accompagnarmi nel cammino del futuro potrò usare solo le mie gambe.
Queste sensazioni le abbiamo provate tutti. Sia chi ha dato l’esame di maturità decine di anni fa, sia chi ne è in procinto ora.
Ma quali differenze fondamentali in campo digital e internet ci sono tra chi darà l’esame oggi e chi (come chi sta scrivendo) l’ha dato nei primi anni 2000? Semplice: è tutto diverso.